Friday, April 15, 2016

Fondazione e Improperio

Non avevo nessuna simpatia per Gianroberto Casaleggio. Per lo meno per come veniva presentato dai media. Mi ha sempre dato l’idea di un bambino represso che, acquisita una certa dose di potere, volesse distruggere il mondo per vendicarsi del bulletto che lo prendeva in giro, o della ragazzina che lo derideva per via degli occhiali. Tanto infantile quanto la sua fede in astruse teorie asimoviane su guerre galattiche, imperi in disfacimento e rinascita. Sospetto che il giorno del battesimo del figlio, sia stato tentato di proporre il nome di Hari Seldon. L’ho sempre cordialmente disprezzato, sia personalmente che politicamente. Però che cazzo, morire così, ancora relativamente giovane ed in forze...mi è dispiaciuto ecco.
Diciamo che la sua morte ha risvegliato in me quell’empatia tutta umana in virtù della quale anche l’antipatia personale viene messa da parte, di fronte al vuoto che lascia sempre dietro di sé la morte, con la sua natura estrema, definitiva. Insomma anche io, come credo tanti altri tipici Lesandri medi come me, mi sono ritrovato a pensare “si però…poraccio, in fondo era tanto bravo”. Persino Grillo, che normalmente appiccicherei al muro a badilate, col suo sincero dolore era riuscito a strapparmi una scintilla di solidarietà.
Poi però sono saltati fuori gli adepti, e sono riusciti a rendere il tutto infinitamente fastidioso. Come al solito loro. Hanno cominciato aggredendo Vauro per la sua vignetta sull’accaduto. Hanno caricato a testa bassa, come romanissima falange, tentando di calpestare quella che invece è un capolavoro di satira politica e di umanità che, secondo me, racchiude anche quel senso di empatia, di vicinanza che ho descritto prima. Un cieco-muto-e-sordo lo avrebbe capito. Lo avrebbe capito persino Scilipoti. Loro no. Vivono in un mondo a parte. Forse su Terminus, chi lo sa? Non sono in grado di rispondere. Non hanno l’uso della parola. Hanno l’uso dell’urlo. Viaggiano su una costante onda emotiva. Ogni volta, si ha l’impressione che siano stati tenuti sotto ghiaccio dal 2 di Giugno del ’46 e che, risvegliandosi oggi, rimangano sbalorditi di fronte alla corruzione, al malaffare, alle banche, ai politici. Di fronte a tutto, compreso Vauro.
Poi arrivano al funerale. Avanzano sottobraccio l’uno all’altro, evidentemente commossi. Si stringono tra di loro per farsi coraggio e…urlano ancora. Che sarebbe pure normale dopotutto. Ai funerali di personaggi famosi, influenti, che hanno guidato, che hanno ispirato, la folla spesso acclama, disperandosi. Nella mia memoria di ultraquarantenne vive il ricordo dei funerali di Enrico Berlinguer. Ricordo la gente in strada, le bandiere rosse, le canzoni e gli slogan urlati da persone sinceramente addolorate. “Bandiera Rossa”, “L’Internazionale”.

E loro che urlano? “Onestà!”. Perché? Che significa? Me lo sono chiesto e, molto marzullianamente, me lo sono anche risposto. Non sapevano che altro urlare. Casaleggio magari l’avrebbe saputo. Forse anche Grillo, se solo non fosse stato impegnato ad essere evidentemente troppo addolorato per la scomparsa dell’amico. Ma loro no. Qualcosa dovevano urlare, ma non sapevano cosa. Ho provato lo stesso disagio che provai quando seppi che Civati aveva chiamato il proprio movimento “Possibile”. Allora pensai che, già che c’era, poteva chiamarlo “Non proprio improbabile”. Oggi penso che, stante l’incapacità di formulazione, un sano “Renzi merda!” al funerale di Casaleggio sarebbe stato molto meno patetico. Ma vaglielo a spiegare però.

Monday, June 10, 2013

La Finale di Coppa

Tipico italiano medio, utente del servizio pubblico radiotelevisivo, davanti al notiziario. Telegiornale della RAI, quindi nazionale. I risultati delle elezioni comunali sbattuti in prima pagina. Titoloni quasi urlati, per cantare la vittoria del centrosinistra su tutti i campi. Sulle gote della giornalista si nota un vivo rossore. Due sporgenze appuntite risaltano sul vestito. Servizi interminabili che mostrano sedi di partito con gente festante, monologhi di piazza ed interviste entusiaste di neosindaci che applaudono, passeggiano nella pubblica via, ed 'alzano il pugno' (sic!). Alemanno torna a casa. Gentilini pure, a Treviso. Una voce rotta da un'euforia ipertrofica accompagna la giornalista nel suo lavoro, gli occhi lucidi. Il rumore di gocce sospette che cadono dalla sua sedia mentre analizza con un sospiro di piacere la disfatta del M5S. VENTOTTO interminabili minuti, su un telegiornale di trentaquattro, interamente dedicati al voto di un'Italia che, in ogni caso, si è espressa nel rifiuto, visto il tasso di astensionismo. Ma questo non conta oggi. Oggi si gode. Oggi si sventolano bandiere che inneggiano al centrosinistra. Lo stesso che ha foraggiato il governo Monti prima e che foraggia il centrodestra adesso, mantenendo in vita zombi degni del miglior Romero. Proprio quello. E proprio oggi. Proprio mentre a 228 km da Roma, dove Marino ha surclassato Alemanno al ballottaggio (slurp!), ad Ercolano Antonio, 60 anni, fioraio, vedovo, con due figli, disperato per i permessi lavorativi che non gli arrivano proprio dal comune, sale sul balcone del municipio, si accende come una torcia, e si lancia nel vuoto. E muore. Due minuti e trentotto secondi di servizio, in chiusura. Subito prima dei funerali del capitano dei Bersaglieri Giuseppe la Rosa, morto in Afghanistan facendo scudo col proprio corpo ai propri commilitoni, contro una bomba a mano lanciata nel veicolo dove viaggiavano. Il telegiornale è il TG3 delle 19 del 10 Giugno 2013. Quello che fu di Sandro Curzi. Il TG 'rosso'. La giornalista, nonchè direttrice della testata, è Bianca Berlinguer...la figlia di Enrico, mai abbastanza compianto segretario del PCI. L'utente sono...ero io, che mi domando come sia possibile che la mia gente, gli italiani, quelli di sinistra, quelli 'compagni', quelli rivoluzionari, siano caduti così in basso. Scusaci Antonio. Scusaci Giuseppe. Purtroppo, siete morti il giorno della finale di coppa, quando tutti diventiamo più italiani.

Saturday, March 16, 2013

Ma quanti ne ha unti il Signore?

Nel suo ultimo post, Grillo si compiace dell'affinità tra papa Francesco, san Francesco e il M5S. Poi attacca la stampa che vuole crocefiggere il nuovo papa a tutti i costi, cercando ogni sorta di peccati nel suo passato. Proprio come cercano di fare con lui e con Casaleggio.
Allertato l'oftalmologo personale del comico genovese. La congiuntivite è prevista per la settimana prossima.

Sunday, March 10, 2013

The Halo Republic


Dal blog di Grillo: "Il 15 marzo entreremo nelle aule parlamentari: NON LASCIATECI SOLI. Cerchiamo persone che vogliano aiutarci a far uscire dal buio questo Paese da affiancare ai gruppi parlamentari di Camera e Senato. Persone pulite, trasparenti e oneste, competenti e volenterose".
Per la serie, siamo stati di parola, abbiamo fatto largo ai gggiovani. Adesso dateci i vecchi però, chè questi continuano a cercare il tasto start sul gamepad.

Friday, January 11, 2013

Obiettivo mancato!

Quanto è durata la trasmissione di stasera? Un’ora e mezza? Due ore? Due ore del tanto atteso incontro/scontro tra Berlusconi e il duo Santoro/Travaglio. Anzi, tra il duo Santoro/Travaglio e Berlusconi visto che quest’ultimo giocava fuori casa per la prima volta dopo tanto tempo, dopo l’editto bulgaro e via dicendo. Un evento, specialmente visto il contesto politico in cui avviene, ovvero quello di un paese sulla soglia dell’ennesima tornata elettorale. 
Eppure, se adesso provo a farne un riassunto, a trarne delle conclusioni, mi cadono le braccia. Un fallimento totale. Non tanto per Berlusconi, lui il suo fagotto l’ha portato a casa. Ha fatto il suo teatrino e tanto gli basta per intascarsi il consenso degli elettori. Basta scorrere i commenti di un qualunque social network per rendersene conto. I fan del cavaliere sono tutti lì a sganasciarsi dalle risate perché (riporto testualmente) “Si credevano che avevano a che fare con uno senza palle come Monti o Bersani!!! Ahahahahah Berlusconi se lo mette tutti in tasca!!!”; “ahahahahahahahahah”; “Grandeeeeeee” ecc. ecc. 
Tant’è, sappiamo come sono fatti, e lo sapevano anche quelli del pubblico presente in studio stasera quando hanno risposto all’unisono alla domanda del cavaliere riguardo ai suoi 17 milioni di elettori. 
No, il fallimento è stato della squadra ospitante. E non tanto dal punto di vista politico, quanto da quello professionale. Perché Santoro e Travaglio alla fine sono due giornalisti, ovvero due persone che dovrebbero fare informazione. E io di informazione stasera ne ho vista ben poca. E non solo per la disposizione in campo dei giocatori: la Costamagna e la Innocenzi, due salme semplicemente incapaci di apportare un qualsivoglia contributo altro che non quello di una domandina a testa su cui con ogni probabilità hanno sudato per giorni. Persino Dragoni, che normalmente è impeccabile, è stato deludente, mentre un fuoriclasse come Ruotolo è stato lasciato in panchina a misurare il tempo. È stata proprio la strategia di gioco, il modulo ad essere suicida. In due ore di confronto, i picchi più alti raggiunti dalla discussione potrebbero riassumersi da un lato in ‘sei un mafioso’, ‘hai governato per otto anni e non hai fatto un cazzo di tutto quello che avevi promesso’, ‘col tuo governo l’Italia è peggiorata’ e ‘ora critichi Monti ma prima l’hai sostenuto’, e dall’altro con gli immortali ‘i magistrati sono tutti comunisti’, ‘anche voi avete le vostre condanne’ e ‘viva la fica’. Mi sfugge l’originalità delle notizie emerse in trasmissione. Pecco nell'apprezzare lo spessore dell’approfondimento giornalistico. Dov’è lo scoop? Che cosa ho capito stasera che non avessi già capito prima? 
Quale voleva essere lo scopo di questa trasmissione? Lasciare che Berlusconi illustrasse il suo programma politico? Dimostrare che è un mafioso e un criminale che ha legiferato per otto anni solo per salvarsi il culo dalle patrie galere? Dimostrare che è un vecchio porco dedito ai vasodilatatori ed allo sfruttamento della prostituzione? Tentare di convertire qualcuno di quei 17 milioni di coglioni che hanno affondato un intero paese in un mare di merda votandolo? Non me ne vengono altri in mente, ma se lo scopo di questa trasmissione era tra questi, allora non è stato raggiunto.

Thursday, October 11, 2012

De tu querida presencia compañera




Che strana razza che siete voi umani. Non fate le fusa, non vi piace rotolarvi in terra, non mangiate croccantini (assurdo). 
Eppure, adesso che finalmente riprendo a salire sul mio albero, penso a quanto è stato bello trovarvi, seguirvi, accudirvi. Provare ad insegnarvi come si comporta un gatto degno di questo nome, come si vive da gatto rivoluzionario. 
E penso a tutto quello che ho ricevuto in cambio e mi rendo conto che non potevo essere più fortunata.

Grazie per esserci stati.

Ora vado però. I miei fratelli mi aspettano sopra, nello scatolone in cima all’albero. 

Vicino alle radici.

Hasta luego!











Tamara "Tania" Bunke
San Lorenzo Nuovo, 24 Giugno 1998
Montefiascone, 11 Ottobre 2012

Wednesday, September 26, 2012

Caro presidente


L'indecenza di questo vecchio ha oltrepassato ogni limite. Si e' fatto strumento dei grandi gruppi bancari del pianeta e prima ha eletto senatore a vita, poi ha chiamato a governare l'Italia, uno come Mario Monti. Il quale avra' pure consentito al Paese di rialzare la testa di fronte ai partners europei, ma lo ha fatto massacrando i ceti basso e medio, lo stato sociale e i diritti dei lavoratori, prestando la massima attenzione a non pestare i piedi dei grandi gruppi finanziari, delle banche e, ovviamente, del vaticano. Preservando in toto tutti i diritti della casta politica a discapito della massa dei contribuenti. Non sorprende che si sia comportato cosi'. Sorprende, e fa incazzare non poco, che dopo tutto questo, il presidente della Repubblica, ormai il piu' minuscolo che il nostro Paese abbia mai avuto, che pure di tutto cio' e' stato complice se non addirittura artefice, se ne esca con queste frasi del cazzo. Dov'e' stato Napolitano negli ultimi dodici mesi? Mentre schiere di operai disperati salivano in cima a torri e ciminiere, dov'era Napolitano? Quando piccoli imprenditori alla canna del gas optavano sobriamente per il suicidio dov'era il primo cittadino del Paese? Quando si calpestava l'articolo 18 dov'era il presidente? E quand'anche fosse stato altrove, se non fisicamente mentalmente, in un suo perenne delirio senile, che credeva Napolitano quando ha reclutato Mario Monti alla guida del Paese, di aver incaricato un socialdemocratico? Un progressista? Un comunista?
Ormai il danno e' fatto, e non comporterebbe nessun beneficio per il paese, ma almeno per il nostro fegato, per la nostra rabbia, per la nostra dignita', caro presidente, facci il piacere di tenerla chiusa quella bocca del cazzo!